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Virtus San Giustino

Serie D, si riparte da mister Aliberti: “Subito chiaro con i ragazzi, faremo un pressing molto più alto rispetto alle loro abitudini”

Il 9 settembre la Serie D della Virtus tornerà sul campo per iniziare a preparare la nuova stagione dopo il sesto posto maturato nell’ultimo campionato. Sono cambiate alcune cose sia a livello di organico che nello staff tecnico. La più grande novità è la panchina: in questo 2019/2020 è stata affidata a mister Gianluca Aliberti.

Mister Aliberti, ex Unicusano Tivoli (A2 Femminile) Real Atletico TBM (C Femminile) e Atletico Torrenova (D Maschile) tra le altre, ha avuto modo di guidare la squadra già nei meeting di maggio per cercare di migliorare la rosa in vista di questa stagione. Lo stesso tecnico ha risposto ad alcune domande per farci capire a che punto è il percorso in vista dell’inizio ufficiale.

Mister Aliberti all’opera nel Femminile

Come siamo messi con il livello della rosa?
“Siamo al completo, abbiamo aggiunto i giusti interpreti ad un roster già valido e ricco di potenzialità. È una squadra giovane con qualche over. Il giusto mix.
Dispiace non aver potuto rendere partecipe di questa stagione sportiva anche altri ragazzi che l’ avrebbero meritato, ma insieme alla società dovevamo prendere delle decisioni, seppur sofferte”.

Cosa vorresti proporre?
“In fase di possesso abbiamo calciatori per alternare un gioco con Pivot e senza. Se riuscissimo in questo, potremmo beneficiare di un’arma preziosa, l’imprevedibilità. Poi la conoscenza di noi sul campo, specialmente nel periodo preparatorio, ci farà capire il resto.
In fase di non possesso, anche per un discorso caratteriale oltre che di credo sportivo, sono stato chiaro con i ragazzi, proponendo un pressing molto più alto rispetto alle loro abitudini. È stato molto utile per questo il periodo dei raduni e su questo aspetto siamo già migliorati in maniera per me sorprendente. Considerando che avevano l’ abitudine mentale di correre sempre e solo all’indietro, di aspettare dietro il centrocampo cercando rapide transizioni, il che può essere certamente una preziosa arma, così come lo può essere però rubare palla in prima linea,  nella metà campo avversaria, anche perché sono giovani, hanno tanta gamba e devono eliminare il timore del cambiamento che le abitudini trasmettono, soprattutto perché credo fortemente che questo cambiamento mentale-difensivo meglio “calzerà” a questo collettivo.
Uscire dalla loro zona comfort senza avere paura di sbagliare. Mettere sempre in pratica ciò su cui si è lavorato in allenamento”.

Lati positivi e negativi di questo inizio di percorso?
“Di positivo sicuramente c’è che la società, nel suo piccolo, non vuole farci mancare nulla. Fanno le cose con impegno, passione e ottima organizzazione.
Per i lati negativi chiaramente è presto, li valuteremo con il tempo. Come reagiremo ad una sconfitta? Come reagiremo a momenti di difficoltà che inevitabilmente ci sono all’interno di una gara? etc etc…. Insomma vedremo!”