fbpx
Vai al contenuto

Virtus San Giustino

Serie D, P. Roncaglia: “Sono cresciuto qui e questo rappresenta per me motivo d’orgoglio”

Sta per iniziare una lunga ed intensa stagione per i ragazzi della Serie D allenata da Mister Aliberti. Ad una settimana dall’inizio della preparazione ci siamo fatti una bella chiacchierata con uno dei giocatori con più presenze con questa squadra, il laterale numero 8 Paride Roncaglia. Nell’ultima stagione Paride ha collezionato 19 presenze e realizzato 7 reti. Andiamo a conoscere alcune particolarità della sua vita legata al futsal e le sue aspettative per la stagione che verrà.

Paride tu sei uno dei “decani” della Virtus, cosa significa per te questa squadra?
“Sono cresciuto qui e questo rappresenta per me motivo d’orgoglio, il motivo per il quale siamo tornati io ed alcuni compagni che, come me, sono cresciuti calcisticamente qui. Io e altri 2/3 ragazzi siamo qui dentro da quando abbiamo 5/6 anni. Questo posto ci ha fatto da scuola di vita e molti allenatori ci hanno fatto da secondi genitori. Tutto questo ci porta ad un grande senso di appartenenza per questa società e questa maglia”.

Nella tua carriera hai coperto più ruoli, in quale ti sei trovato meglio?
“Ho coperto più ruoli in campo, è vero, ma soprattutto ho giocato come laterale. Anche se nei Giovanissimi con Mister Scarozza ho cominciato come centrale in difesa, poi crescendo fisicamente e migliorando il tiro e la facilità di corsa sono stato spostato sul laterale. Per un periodo alla Cosmos ho giocato anche pivot, nonostante non sia il mio ruolo naturale mi sono trovato molto bene in quella posizione, grazie anche ai miei compagni di squadra che erano veramente molto bravi, ma alla fine il mio ruolo preferito rimane quello di laterale”.

Hai una partita che ti è rimasta nel cuore?
“Di tutte le partite che ho fatto me ne sono rimaste impresse molte, una era con la maglia del San Giustino in casa contro il Bracelli, nella categoria Juniores. Vincemmo per 6 a 5 grazie ad un gol allo scadere di Alessandro Bini (che oggi allena gli Under 19 insieme ad altri due compagni Simone Caporalini e Valerio De Rubeis). Un gran gol: palla messa dietro dal nostro pivot, Stefano Conca, e Alessandro la mise dentro facendo esplodere dalla gioia la tifoseria, numerosissima quel giorno, e tutti noi in campo. Un’altra partita che mi è rimasta impressa è con la Cosmos. Era una delle mie prime partite che con quella squadra e segnai il gol che chiuse il match”.

Chi sono i tuoi idoli calcistici e di calcio a 5?
“A me piacciono i giocatori molto fisici, essendo tifoso della Roma ammiro Daniele De Rossi. A livello internazionale mi piaceva un calciatore che è spesso stato criticato per il suo carattere come Fredy Guarin e poi sicuramente Radja Nainggolan per come approccia le partite e per le sue caratteristiche. Nel calcio a 5 invece ne conosco di meno, ma una volta incontrai Vinicius Bacaro, è un giocatore fortissimo, che è stato protagonista nell’Europeo del 2004 a Caserta che segnò il gol vittoria, nonostante l’età avanzata è un giocatore ancora molto forte, mi ha molto impressionato dal vivo”.

La maglia numero 8 ha un significato particolare?
“Il numero 8? Per me è importante, da sempre ho indossato la numero 4, quest’anno ce l’ha mio fratello, Ettore, e allora ho pensato “4+4, raddoppiamo!”. L’8 inoltre mi piace molto perché viene assegnato solitamente ai giocatori più “fisici” e che si “fanno sentire” in campo”.

Com’è giocare con tuo fratello?
“Giocare con mio fratello è un’emozione particolare, l’anno scorso è stato il primo anno insieme. Abbiamo 5 anni di differenza, si è affacciato da poco alla prima squadra. Ricordo con piacere la partita dello scorso anno con il Deafspqr in casa, sul risultato di 2 a 2 allo scadere è stato proprio lui a servirmi di tacco il pallone per il definitivo 3 a 2. E’ stato molto bello, una bella soddisfazione, c’è stato anche un abbraccio è stato veramente bello”.

La vostra è una squadra che presenta molti giovani, cosa possono dare in più secondo te?
“I giovani in questa squadra possono portare un pizzico di incoscienza che serve nei momenti in cui la partita è un pochino bloccata. Quando serve un giocatore che rompa gli schemi. Oltre a mio fratello Ettore (classe 2000) in rosa possiamo anche contare anche su due 1999 che sono Andrea Del Vescovo e Marco Francesconi. L’anno scorso potevamo contare anche su Davide Pantano un classe 1998, veramente molto bravo che purtroppo deve stare fermo a causa di un infortunio, speriamo che in futuro possa tornare a far parte del nostro gruppo. In campo è vero che loro dimostrano estro, fantasia e rottura degli schemi, ma allo stesso tempo hanno dimostrato di essere molto maturi, soprattutto durante gli allenamenti ponendo attenzione a tutto ciò che dice il mister”.

Cosa dovete migliorare rispetto lo scorso anno?
“Rispetto lo scorso anno dobbiamo migliorare la continuità. Abbiamo tutte le carte in regola per fare bene, lo abbiamo dimostrato soprattutto com l’UniPomezia (squadra che poi ha vinto il girone), ma poi non siamo stati in grado di proseguire. Tant’è che abbiamo fatto solo 3 vittorie nel girone di ritorno. Quindi dobbiamo migliorare soprattutto con la testa e poi con le gambe. Migliorando questi due punti possiamo puntare in alto”.

Che aspettative hai per questa nuova stagione?
“Per questa stagione siamo sicuramente migliorati, soprattutto dal punto di vista della rosa e del gruppo, abbiamo uno spogliatoio molto unito e mi aspetto una stagione super positiva. Abbiamo anche fatto un ottimo acquisto che il nuovo allenatore, Gianluca Aliberti, una persona che si è dimostrata molto preparata e vogliosa di fare”.

Pregi e difetti di Paride Roncaglia…
“Ho molti difetti, sicuramente quando non sono in una perfetta forma fisica faccio molta fatica anche perché non sono eccelso tecnicamente, anche il mio carattere “esuberante”. Tra i miei pregi ci sono la potenza di tiro e il carisma”.

Stefano Francesconi
Ufficio Stampa Virtus San Giustino