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Virtus San Giustino

Serie D, si chiude al secondo posto: “Siamo orgogliosi di voi”

Si è conclusa venerdì la stagione della nostra serie D che guadagna il 2° posto del girone.

È stato strano e difficile ricominciare il campionato dopo due anni, siete partiti con tanti obiettivi ma senza sapere bene cosa vi aspettasse. Avete fatto fatica a fidarvi di mister Bruno, lui che con la pazienza e determinazione è riuscito a trasmettervi quanto credesse in voi e quanto potenziale avesse visto. Sin dalla prima partita ci avete fatto emozionare, avete accesso quella fiamma che ci ha spinto a credere in voi. E nonostante Bruno ci abbia lasciato troppo presto siete riusciti ad unire quello che la vita ha deciso di dividere. Da quel momento avete capito quanto importante fosse non perdersi, seguendo quello che lui avrebbe voluto faceste, tutti insieme. Grazie a mister Simone niente è andato perso e quel progetto comune si è realizzato nel migliore dei modi.

Siete un gruppo straordinario, fatto di bravi ragazzi, di amici che si conoscono da una vita e che con rispetto e impegno costante hanno vissuto a piena questa stagione. Siamo orgogliosi di voi come giocatori per la generosità in campo, come amici per le persone che siete anche al di fuori e come tifosi per le emozioni che ci avete regalato ad ogni partita. Ne abbiamo sentite tante, nessuno credeva che potessimo fare anche solo la metà di quello che, ad oggi, è uno dei migliori campionati di sempre. C’è tanto in questo gruppo, c’è passione folle per questo sport, c’è umiltà quando giocate, c’è coraggio e rispetto per i compagni e per gli avversari, nel giocare ogni partita nella sua unicità, senza dare niente per scontato e con la consapevolezza di poter fare bene. Ci avete dimostrato di appartenere a quella parte di sport sano, pieno di valori che rappresenta i ragazzi che siete e questo vale più di tutto.

C’è ancora tanto da fare, ancora tanto da vivere. Continuiamo con la consapevolezza che ci saranno ostacoli da superare, ma con la forza di una squadra che, ogni volta su quel campo, sa di essere a casa.

Elena Faustini